Lo scambio di ricette e l’autunno
Quel giorno siamo partiti presto. La meta che avremmo raggiunto a fine giornata? La bella Santa Barbara. Abbiamo viaggiato bene, il traffico regolare, il cielo sereno e il panorama pieno zeppo di scorci colorati: ogni momento era buono per fermarsi a fare qualche bella foto. Una volta arrivati, abbiamo sistemato le nostre cose e poi siamo usciti a fare una passeggiata. Il ristorante che avevamo selezionato per la cena non era molto distante dall’albergo. E in più si poteva camminare guardando l’oceano.
La mattina dopo ci siamo fiondati sulla spiaggia, una distesa davvero immensa. Avrei voluto buttarmi in acqua per andare a conoscere il mare, ma ho dovuto conservare le energie per la Death Valley. Già, perché quello stesso pomeriggio scendevo dall’auto e poggiavo i piedi su uno dei deserti più belli e affascinanti di tutto il mondo. Ero piuttosto malinconica all’idea di lasciarmi l’oceano alle spalle per entrare nel cuore dei parchi statunitensi, ma non sapevo ancora che cosa avrei visto. E sopratutto non sapevo che ne sarei rimasta sbalordita.
Ogni cento chilometri cambiava il colore della terra, la vegetazione, le formazioni rocciose. Non avevo mai visto niente di simile. Siamo passati da Red Canyon a Bryce Canyon passando per Zyon. Un parco diverso dall’altro.
Siamo arrivati all’Antelope Canyon e lo abbiamo attraversato meravigliati; abbiamo visto l’Horseshoe bend con il suo paesaggio mozza fiato; abbiamo fatto una gita in barca sul Lake Powell e abbiamo immaginato di essere in un film western quando siamo arrivati nella Monument Valley. A quel punto ho pensato di aver visto quasi tutto, che non ci sarebbe stato molto altro a sorprendermi. Ma mi sbagliavo. Ancora.
Durante tutto il viaggio abbiamo avuto modo di provare cibi diversi tra loro, eppure mi mancava la mia amata cucina italiana. Mi mancavano il burro nella crostata fatta in casa o la pasta al pomodoro. Il pane, il caffè e la pizza. Per questo appena rientrata mi sono messa all’opera. Prima ho preparato le barrette al sesamo e miele del Big Sur, poi le crostatine di mela e confettura di sambuco. La ricetta l’ho presa dal blog AlchiMia di Laura Barile. Provatele, perché non sono solo belle, sono soprattutto buone.
L’autunno è cominciato, ma io ho ancora un pezzetto di estate da raccontarvi.
Crostatine di mela e confettura di sambuco
Ricetta per 8 crostatine
Per la pasta frolla:
250 g di farina
125 g di burro freddo
125 g di zucchero a velo
1 uovo
Per la farcitura:
2 mele rosse
20 g di confettura di sambuco
Preparate la pasta frolla, quindi lavorate lo zucchero con il burro freddo a cubetti, poi incorporate il tuorlo e per ultima la farina.
Lavorate il tutto velocemente fino a quando avrete ottenuto un composto liscio e omogeneo, poi lasciatelo riposare per almeno un’ora in frigorifero.
Stendete la pasta frolla a mezzo centimetro circa di spessore, poi ricavate dei dischi con l’aiuto di un coppapasta o di un tagliabiscotti grande.
Disponete al centro di ogni disco di frolla 1 cucchiaino abbondante di confettura di sambuco.
Mondate accuratamente le mele e affettatele sottilmente disponendo ciascuna fettina ricavata direttamente sulla composta a raggiera: in questo modo la mela non farà in tempo a ossidarsi e a cambiare colore.
Fate cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 15 minuti circa, lasciate raffreddare e servite.
Laura dice
Un’estate bellissima e un viaggio da sogno! Auguri sposina e ancora grazie di questa tua ricetta!
Rosa dice
Ciao Laura,
Ti ringrazio per gli auguri e per essere passata dal mio cantuccio!
Dimenticavo…grazie a te per la ricetta!