Sono nata in una famiglia di origini sarde e pugliesi. Nonostante abbiamo sempre vissuto nelle vicinanze di Milano, la nostra cucina è rimasta legata alle due terre che hanno visto nascere i miei genitori.
La ricetta che vi propongo oggi è davvero speciale. Nei pranzi e nelle cene di famiglia non viene servita di frequente in quanto piuttosto elaborata, ma come tutti i piatti caserecci, non ci si pente mai di averla assaporata.
Si tratta di ravioli di magro con la semplice aggiunta di zucchero nel ripieno. Questa piccola modifica gli conferisce un sapore delicato e un ottimo contrasto con il sugo, tradizionalmente salato.
Io di solito inizio a cuocere i ravioli solo quando la cottura del sugo è ultimata, in quanto è indispensabile servirli adagiati su un cucchiaio di condimento, al fine di evitare che si attacchino fra loro.
Un consiglio in più:
I ravioli richiedono un tempo di elaborazione mediamente lungo.
Per chi ha poco tempo a disposizione consiglio di prepararli in un momento di calma e, successivamente, di congelarli in vista di un consumo futuro. Una volta scongelati e cotti, infatti, saranno esattamente come appena fatti.
- Farina di semola - 500 gr
- Acqua - ½ bicchiere
- Erbette - 300 gr (o spinaci)
- Ricotta di pecora - 700 gr
- Uova - 1
- Sale - 2 cucchiaini
- Zucchero - 5 cucchiai
- Farina - 3 cucchiai
- Passata di pomodoro - 3 litri
- Olio extra vergine di oliva - Quanto basta
- Sale fino - A piacere
- Cipolla bianca - 1
- Acqua - Mezzo bicchiere
- Pecorino sardo - 200 gr grattugiato
- Prima di procedere con la realizzazione vera e propria dei ravioli, mettete il sugo in cottura, quindi iniziate con il soffritto di olio extravergine di oliva e cipolla, aggiungete la passata di pomodoro, l'acqua e il sale. Fate cuocere per un paio d'ore a fuoco basso
- Impastate la semola con l'acqua, cercando di mantenere l'impasto sodo. Sconsiglio di utilizzare troppa acqua perché una pasta troppo molle tenderebbe a rompersi. Coprite con un panno umido e fate riposare
- Continuate realizzando in ripieno: è necessario che le erbette o gli spinaci siano stati preventivamente lessati e strizzati. Quindi assemblate gli ingredienti per il ripieno e passate il composto al mulinello
- Stendete la pasta, con l'ausilio di una macchinetta o di un matterello, tenendola non troppo spessa (due millimetri circa). Tagliatela in rettangoli di circa 5 cm per 10 cm
- Riponete un cucchiaino abbondante di impasto per il ripieno in ogni rettangolo facendo attenzione a non avvicinarvi troppo ai bordi
- Per chiudere il raviolo, piegate in due il rettangolo di pasta, andando a formare un quadrato, fate fuoriuscire l'aria che non deve rimanere all'interno del raviolo e premete a fondo i bordi per evitare la fuoriuscita del ripieno al momento della cottura. Io ho comprato una rotella tagliapasta fatta apposta per i ravioli, che ne sigilla i bordi ancora meglio della pressione manuale
- Portate ad ebollizione abbondante acqua salata e fate cuocere pochi ravioli per volta. Scolateli delicatamente con una schiumarola e adagiateli direttamente nei piatti di portata conditi con il sugo. Serviteli con una manciata di pecorino sardo