Un pomeriggio in compagnia di una persona speciale
Ore 6 del mattino: mi giro irrequieta nel letto in attesa della sveglia. Non resisto alla tentazione di alzarmi a controllare la lievitazione delle mie colombe pasquali. Scivolo fuori dalle coperte con passo felpato per non farmi sentire da Marco; pensavo che stesse dormendo e invece, prima di raggiungere la porta della camera da letto, la sua voce assonnata interrompeva il silenzio per chiedermi dove stessi andando. Sembrava che fossi esageratamente in anticipo per avviare la cottura, ma appena ho visto le colombe ho capito che non avrei più potuto aspettare. Se la lievitazione avesse superato il tempo massimo avrei perso tutto il lavoro svolto con tanta fatica.
Con il primo impasto non avevo rispettato i tempi di lievitazione consigliati e quindi, dopo il secondo impasto, ho dovuto procedere con maggiore cautela. Non ero riuscita a stare nei tempi, la giornata aveva divorato le ore che avevo a disposizione a partire dalla mattina e si era rivelata più stancante del previsto. Considerando che alle due di notte ero in piedi a impastare, la sveglia delle otto ha segnato un risveglio travagliato; ma non ho potuto farci molto perché dovevo andare a casa dei genitori di Marco a preparare i panzerotti ripieni di ricotta e cannella tipici della tradizione pasquale pugliese: i casciatelli dauni.
Rossana, la mamma, al mio arrivo era già in cucina pronta per iniziare. E’ una donna forte, tutta d’un pezzo, di quelle che amano la propria famiglia incondizionatamente. Vigile e attenta a leggere gli occhi dei figli, sa capire il loro stato d’animo ed è sempre pronta a incoraggiarli o a dargli conforto. Negli anni mi sono affezionata a lei e agli altri membri della famiglia, che pur essendo molto diversa dalla mia ne persegue i medesimi ideali.
Sebbene per molti anni la Pasqua in casa loro sia stata caratterizzata dalla presenza di questi panzerottini dolci, fatti con la ricetta che la nonna di Marco aveva trasmesso ai posteri, ultimamente si era un po’ persa l’abitudine di farli, come era successo a casa mia con le scarcelle pugliesi. Di fronte al desiderio di prepararli non ho saputo fare a meno di dare la mia disponibilità e alla fine ci siamo riuscite: riprendere in mano la ricetta dei casciatelli con la mamma di Marco è stato un grande piacere. Come sapete mi sono sempre piaciuti i momenti di aggregazione in cucina e non vedo l’ora che ne capitino di nuovi.
- Farina 00 - 1 kg
- Zucchero - 160 gr
- Burro - 100 gr
- Uova - 6
- Olio extra vergine di oliva - 270 gr
- Ricotta di pecora - 1,3 kg
- Zucchero - 200 gr
- Uova - 6
- Cannella - 10 gr
- Uova - 2
- Per iniziare preparate la sfoglia, quindi disponete la farina in una ciotola e formatevi un cratere centrale
- Rompete le uova all'interno del cratere e aggiungetevi lo zucchero
- Mescolate in senso rotatorio senza incorporare la farina, cercando di amalgamare tra loro le uova e lo zucchero
- Aggiungere l'olio extra vergine di oliva e continuare a mescolare
- Tagliare il burro morbido a pezzetti e incorporatelo al composto impastando con le mani e aggiungendo a poco a poco tutta la farina
- Una volta ottenuto un impasto liscio ed omogeneo, formate una palla e ponetela a riposare coperta con un foglio di pellicola per alimenti: non abbiate paura che l'impasto sia troppo duro
- Intanto realizzate il ripieno: quindi schiacciate la ricotta con una forchetta, aggiungete le uova sbattute e lo zucchero
- Tagliate la stecca di cannella polverizzandola il più possibile e incorporatela al ripieno per aromatizzarlo
- Stendete la pasta con una sfogliatrice e tagliatela in forma rotonda con una rotella o con un coppapasta
- A questo punto ponete un cucchiaio di ripieno al centro di ciascun cerchio di pasta e piegate il panzarotto a metà sigillandone bene le estremità
- Spennellate i panzarotti con le uova sbattute di guarnizione e infornatele a 200°C per 20 minuti circa
- Fate raffreddare i panzerotti su una graticola e poi servite
Rossana dice
Brava Rosy, con la passione e l’impegno hai saputo aggiungere una nuova ricetta al tuo blog ….. è stato un piacere averti vicina a collaborare alla realizzazione di questi dolcetti pasquali della tradizione di famiglia …. Ah …. complimenti anche per l’esperimento ” Colombe” !!