Piatti gourmet da veri chef
I grandi chef non mi hanno mai affascinata un granché. Che volete che vi dica, sono una ragazza di campagna, cresciuta con la cucina tradizionale casereccia e non con l’alta cucina dei cuochi più famosi al mondo. Anzi, posso affermare che per molto tempo non ho saputo nemmeno che esistesse differenza fra la cucina della mamma e quella di un cuoco stellato.
Quando ero bambina le ricette che mi incuriosivano di più erano le preparazioni di pasta farcita, come i ravioli sardi o i panzerotti della tradizione di famiglia; e tutto perché avevano una “sorpresa” da scoprire: il ripieno, che quando si tagliava la superficie della pasta si rivelava in tutto il suo profumo, caldo e fumante.
Certo, non erano belli da vedere come può esserlo un piatto da gourmet, ma la passione con la quale venivano portati in tavola gli conferiva un sapore unico. Sono proprio le ricette tramandate di generazione in generazione quelle che per me hanno un grandissimo valore affettivo, senza le quali non avrei ereditato la vena creativa che mi ha avvicinata alla cucina.
Tuttavia, non posso “fare di tutta l’erba un fascio” perché alcuni dei migliori chef d’Italia e del mondo sono riusciti ad attirare anche la mia attenzione. Ma l’hanno fatto con le parole e non solo con gli ingredienti. Ci sono riusciti facendo educazione alimentare e al gusto, non una banale scuola di estetica. La loro è arte culinaria vera, sono sbalorditivi da tanto siano bravi, ma hanno i piedi ben saldi al terreno quando dicono di consumare frutta e verdura di stagione, quando parlano di cucina economica e senza sprechi, o ancora quando invitano all’uso esclusivo dell’olio extra vergine di oliva per qualsiasi ricetta.
Negli ultimi anni, grazie al blog, ho potuto conoscere persone comuni che vogliono assomigliare il più possibile ai cuochi stellati e che fingono di essere dei veri intenditori. Sono tutti coloro i quali assaggiano una preparazione solo se presentata in modo eccellente, che si irrigidiscono quando il piatto gli riesce male e che non danno il giusto valore alle pietanze caserecce. A queste persone voglio dire di scegliere da quali chef prendere esempio perché la cucina è devozione, amore per noi stessi e divertimento. Non può essere trasformata in qualcosa di eccessivamente vuoto e povero di significato.
Dimenticavo, la ricetta di oggi arriva direttamente dal ricettario di cucina smart di Jamie Oliver. Uno dei migliori chef al mondo che ha fatto un passo indietro e si è dedicato alla cucina intelligente. Buon appetito!
- Farina - 200 gr
- Burro - 100 gr
- Taleggio - 100 gr
- Uova - 1
- Polpa di manzo macinata - 500 gr
- Cipolla rossa - 200 gr
- Senape - 20 gr
- Tabasco - 5 gr
- Aceto di vino rosso - 20 gr
- Passata di pomodoro - 100 gr
- Sale - A piacere
- Creola - A piacere
- Olio extra vergine di oliva - 40 gr
- Iniziate preparando la copertura di pasta del tortino, quindi tagliate a cubetti il burro freddo e il taleggio in una terrina
- Lavorateli con uno sbattitore elettrico o con una planetaria fino a quando si saranno amalgamati, poi aggiungete la farina e continuate a lavorare l'impasto fino a quando non sarà diventato liscio ed omogeneo
- Avvolgete il composto in un foglio di pellicola e ponetelo in frigorifero
- A questo punto procedete lavando accuratamente le cipolle, poi pelatele e tritatele grossolanamente
- Adagiate la carne macinata in una padella larga insieme all'olio extra vergine di oliva, quindi fate cuocere a fiamma moderata per dieci minuti mescolando generosamente
- Incorporate le cipolle alla carne e fatele appassire, quindi aggiungete la senape, il tabasco, l'aceto e la passata di pomodoro. Fate cuocere il tutto a fuoco lento per 20 minuti circa
- Regolate la carne di sale e di creola a piacere e versatela in una pirofila da forno
- Estraete la copertura del tortino dal frigorifero e stendetela con un matterello su di un ripiano leggermente infarinato: abbiate cura di maneggiare l'impasto il meno possibile
- Adagiate la sfoglia realizzata andando a creare un coperchio sulla pirofila ed eliminando gli scarti di pasta in eccesso
- Spennellate la superficie di pasta con l'uovo sbattuto e infornate il tortino per 30 minuti circa a 180°C
- Lasciate riposare il tortino per almeno 15 minuti prima di servirlo, poi servite con contorno di verdure di stagione