Un gustoso e rinfrescante gelato al caffè fatto in casa
Ormai è risaputo: detesto il traffico e odio fortemente i tragitti casa-lavoro lavoro-casa. Dovete sapere che spesso per spostarmi in città utilizzo i mezzi pubblici che, ovviamente, sono quasi sempre affollati, in ritardo e senza un adeguato condizionamento. Ovviamente è la combinazione delle tre cose a rendere ogni viaggio un’epica traversata verso l’inferno. I miei tragitti sono abbastanza brevi in termini di distanza, ma date le condizioni del traffico sono parecchio lunghi in termini di tempo. Durante i miei viaggi ho avuto quindi l’occasione di fare un’analisi sommaria di chi mi sta intorno negli orari di punta e ho notato che ognuno di noi è un buffo e singolare attore di questa scena tragicomica che è la routine. C’è l’uomo d’affari vestito di tutto punto che è perennemente coinvolto in un’accesa discussione di lavoro per tutto il tragitto. Utilizza gli auricolari per parlare al telefono in modo da sorreggere la giacca con un braccio e tenere la ventiquattrore con l’altro. Di fianco c’è un’anziana signora che sicuramente non si sta recando al lavoro. Probabilmente andrà a spendere parte della sua pensione in qualche mercato rionale, questo spiegherebbe il perché ha con sé un orribile carrello per la spesa vuoto di tessuto scozzese. L’obeso sui quarant’anni che mi sta di fianco legge fumetti quasi fosse un bambino e nel contempo si impegna a distruggere i propri timpani con musica a tutto volume.
E poi ci sono io, che sono perennemente in ritardo. Questo quadretto sembrerebbe quasi affascinante a trovarselo davanti durante un viaggio di piacere in una qualche città lontana migliaia di chilometri. Ma affrontarlo tutti i giorni in un’atmosfera di frustrante routine lo fa sembrare qualcosa di insopportabile.
Se il viaggio di andata è parecchio difficile da affrontare, quello di ritorno è a dir poco sfiancante. E’ soporifero e snervante. Anche se sei un’amante del cibo e adori cucinare, ti fa passare la voglia di farlo perché non vedi l’ora di farti una doccia per lavarti di dosso la pesantezza del viaggio e di buttarti nel letto non appena sarai finalmente a casa. Così a un certo punto cerchi di liberare la mente e di concentrarti su qualcosa di cui avresti voglia in quel momento, fingendo che la folla intorno sparisca di colpo.
Oggi, tornando a casa, ci ho provato e mi sono concentrata sul desiderio di assaporare un cremoso cucchiaio di gelato al caffè. Così ho deciso di prepararlo e l’ho riposto nel freezer insieme allo stress accumulato durante la giornata. Trascorse poche ore l’ho potuto assaggiare e mi sono resa conto che probabilmente senza quel viaggio caotico e fastidioso non vi avrei raccontato di come si realizza questo ottimo gelato al caffè.
- Caffè – mezzo bicchiere
- Uova – 2
- Panna – 250 ml
- Zucchero di canna – 50 gr
- Cacao amaro – 1 cucchiaino
- Sale – 1 pizzico
- Per prima cosa preparate il caffè con la moka e fatelo raffreddare in freezer
- Montate gli albumi a neve ben ferma con un pizzico di sale
- Preparate uno zabaione spumoso con lo zucchero di canna e i tuorli
- A questo punto montate anche la panna fresca
- Incorporate delicatamente lo zabaione e gli albumi montati a neve alla panna
- Aggiungete al composto il caffè ed il cacao
- Ponete il tutto in freezer per almeno 4 ore
- Servite con una spolverata di polvere di caffè e di cacao amaro
Rosa Grandolfo dice
Sei speciale! Da Rosa che ti sosterrà sempre.
Rosa dice
Ciao zia,
Grazie infinite per il sostegno! Mi fai commuovere…ti mando un forte abbraccio e speriamo di vederci presto,
Rosa.
genny dice
che bello il tuo spazio!!
Rosa dice
Grazie Genny!
Torna presto a trovarci! ;D