Su Guttiau

Ieri è stata una giornata all’insegna della cucina. Con i cugini di Marco abbiamo organizzato un contest molto particolare che abbiamo chiamato “Le Golosiadi” (grazie a Cristian per la scelta del nome).

In sostanza abbiamo sorteggiato delle combinazioni di coppie di cuochi e di regioni d’Italia. A turno due coppie cucinano e le altre due mettono semplicemente le gambe sotto il tavolo. Tutti, al termine del pranzo, potranno dare un voto da 0 a 10 ad ogni portata. Tutte le portate dovranno rigorosamente attenersi alla regione estratta per l’evento.

Ebbene, ieri è toccata a noi e devo dire che ci siamo fatti valere. Dovevamo portare in tavola la Sardegna quindi in parte posso dire di aver giocato “in casa”.

Per i più curiosi ecco il menu:

• Antipasto di mare: tartare di tonno, cozze e ostriche gratinate accompagnate con mousse al pecorino
• Primo di magro: ravioli ricotta e spinaci erbette
• Secondo di carne: maialetto al mirto
• Contorno: insalata di rucola con grana pecorino e pinoli

Per accompagnare l’antipasto a Marco è venuto in mente di preparare il “Guttiau”. Si tratta di un derivato del pane carasau (o carta da musica) sardo. In sostanza non bisogna far altro che condire il carasau e farlo dorare in forno. Nonostante sia semplicissimo da realizzare posso garantirvi che il risultato è spettacolare. In pochissimo tempo otterrete un prodotto che potete paragonare alle patatine in termini di golosità. Non vi resta che provarlo.