I legumi che annunciano la primavera
Questa mattina mi sono svegliata con una gran voglia di mangiare lo stufato di fave. Sarà che le giornate cominciano ad allungarsi, sarà che il clima non è particolarmente rigido ma ho voglia di primavera. Quello stufato me la ricorda, un po’ come la minestra di piselli. Dovete sapere che adoro comprare quei verdi baccelli solo per aprirli e rimanere stupita nello scoprire i piccoli tesori che racchiudono.
Perciò ci ho provato: sono andata al mercato con lo scopo di cercare una montagna di fave e, come immaginavo, non le ho trovate. O meglio, quelle che vendevano non mi sembravano un granché, erano ingiallite e poco sode. Insomma, non erano belle come nel loro periodo. Ormai avrete capito che di solito cerco di consumare frutta e verdura fresca di stagione perché quella di serra proprio non mi soddisfa. Sembra essere priva di sapore.
Le mie verdure preferite nascono in primavera: il clima si rende mite e i prodotti della terra assumono un sapore dolce e delicato al quale non posso rinunciare. Tento di accontentarmi ma una volta arrivati a gennaio, dopo un autunno di preparazione al riposo della terra e un inverno di sacrificio, mi sono ampiamente stancata di mangiare cavolfiori, broccoli, verze e quant’altro.
Da marzo in poi, invece, mi sbizzarrisco; proprio quando il banco del mercato si colora di tinte sgargianti e le cassette sono ricolme di ogni forma. Se il tempo è favorevole si possono comprare fave piccole, tenere e prive di difetti: in quel caso sono talmente buone che tolte dal baccello possono essere servite e consumate anche crude, magari in insalata.
Tornando alla ricetta vi starete chiedendo come abbia risolto il problema, bene, vi informo che ho semplicemente scelto di utilizzare le fave in scatola. Al contrario di quelle secche che devono essere messe a bagno, quelle in scatola sono comode perché sono già cotte al vapore. In più contengono molte meno calorie delle cugine disidratate. Che dire, ho preparato un pentolone di stufato e anche se la dose era per due l’ho mangiato quasi tutto da sola. Tenete per voi questo piccolo segreto, mi raccomando.
- Fave - 600 gr
- Lattuga - 100 gr
- Olio extra vergine di oliva - 30 gr
- Brodo vegetale - 200 gr
- Pane - 60 gr
- Paprika dolce - 4 gr
- Aglio - 5 gr
- Cipolla - 50 gr
- Sale - A piacere
- Per iniziare sgranate le fave, sciacquatele in abbondante acqua corrente e fatele cuocere a vapore per 15 minuti da quando l'acqua prende bollore
- Fate rosolare l'aglio intero in una padella e successivamente aggiungete il pane privato della crosta e tagliato a cubetti: fatelo dorare per alcuni minuti
- Togliete il pane dalla padella e pestatelo con pestello e mortaio allo scopo di sbriciolarlo
- Ponete la cipolla tritata finemente nella padella del soffritto di aglio e fatela appassire a fuoco lento
- Unite la lattuga, anch'essa sminuzzata finemente, le fave e la paprika alla cipolla e rimestate delicatamente
- Incorporate il pane e salate le verdure, poi aggiungete il brodo e mescolate il tutto
- Lasciate sobbollire a fuoco lento per 15 minuti circa aggiungendo un paio di cucchiai d'acqua se lo stufato vi sembra troppo denso
- Servite subito con una spruzzata di paprika