Il Natale in famiglia
Il Natale: la gioia di stare in famiglia, riuniti intorno ad un tavolo a scambiarsi pensieri e parole. Siamo tutti più buoni di fronte al pranzo che sa di magia e che profuma di insolito, quasi come se dimenticassimo per un momento le nostre preoccupazioni e ci abbandonassimo ai sorrisi di giornate speciali. Il menù di un pasto natalizio è sempre ricco di sapori: spezie e aromi diventano i sovrani della cucina, specialmente nei dolci, dove regnano indiscussi. In ogni casa vige una tradizione che varia di regione in regione, spesso persino di quartiere in quartiere.
Nella casa della mia famiglia il Natale è una festa molto sentita e anche piuttosto chiassosa. Quando ero bambina, per tradizione, ci si ritrovava con gli zii e i cugini in allegria, a cantare e schiamazzare dalla sera della Vigilia fino al giorno di Santo Stefano. Io ero impegnata a convivere con i miei cugini per tre lunghi giorni, senza mai smettere di giocare. Era bello perché il gioco durava ore e potevamo inventarci storie fantastiche, nelle quali eravamo personaggi fiabeschi. Intanto la squadra di adulti pianificava la festa: c’era chi si coordinava per gli approvvigionamenti e chi trasformava gli ingredienti nei piatti finiti. Insomma, era uno spettacolo guardare come tutto volgeva per il verso giusto fino al momento di sedersi a tavola, con le cuoche rosse in viso per le fatiche e i bicchieri in mano per il brindisi.
Adesso che sono cresciuta sono cambiate parecchie cose, in particolare si è dimezzato il numero di partecipanti alla festa che si è resa più intima. Aggiungeteci che vengo sempre più coinvolta nell’organizzazione dei pranzi e delle cene, e il risultato è che devo iniziare a pensare al mio pranzo di Natale, dove le portate le scelgo anche io. Non sono molto tradizionalista ma se penso ad un secondo da servire ai miei invitati scelgo senza ombra di dubbio la carne. Solo che il solito arrosto non mi convince più. Così, tra le portate che ho sperimentato in questi giorni in attesa delle feste, ha spiccato fra tutte quella che vi propongo oggi. Si tratta di un secondo semplice ma di carattere, dai sapori orientali e di rapida preparazione. Eccovi dunque la mia ricetta dello stinco di prosciutto Negroni, condito con miele, limone e aromatizzato al curry. Facile da preparare, lo stinco di maiale è perfetto con le patate dolci arrosto ed è ottimo se gustato con un buon bicchiere di Etna rosso, un vino che abbina la robustezza del rosso a una profumazione che accompagna delicatamente il curry. E il vostro pranzo di Natale? Avete già pensato a tutto?
- Stinco di prosciutto - 1
- Succo di limone - 60 gr
- Miele millefiori - 30 gr
- Curry - 5 gr
- Olio extra vergine di oliva - 100 gr
- Cipolla di Tropea - 20 gr
- Sale - 3 gr
- Per iniziare affettate la cipolla di Tropea e fatela rosolare con 20 gr di olio extra vergine di oliva in una padella larga
- Ponete lo stinco nella padella del soffritto e fate dorare per una decina di minuti a fuoco basso
- Intanto preparate un'emulsione con l'olio rimasto, il sale, il succo di limone, il miele e il curry
- Trasferite lo stinco in una casseruola da forno e irroratelo con l'emulsione appena preparata
- Ponete il tutto in forno a 180°C per 30 minuti avendo cura di bagnare la carne con il liquido di cottura almeno ogni 10 minuti
- Estraete la pirofila dal forno e coprite lo stinco con della carta stagnola
- Lasciate riposare per altri 10 minuti e successivamente servite