Come realizzare in casa i famosi biscotti di Prosto
Avete presente la sensazione che si prova quando ci si accorge di qualcosa, che si è sempre trovata lì, sotto ai nostri occhi, ma che non ci è mai capitato di notare? Può sembrare banale, ma spesso siamo talmente presi dalla frenesia della vita che ci dimentichiamo di come la natura sappia essere meravigliosa. Più o meno è quello che mi è capitato un paio di giorni fa, mentre correvo per cercare di arrivare al lavoro meno in ritardo del solito.
Mi trovavo con Fabio, uno dei tanti che come me viaggia sui mezzi pubblici per spostarsi in città, quando ad un tratto ho abbassato lo sguardo e ho viso una strana macchia bianca spiccare tra le foglie rosse di autunno. Si trattava di funghi, dal cappello screziato e segmentato che mi hanno ricordato i fiori di Sakura, il famoso ciliegio giapponese. Trovo che i funghi siano maestosi, forse per via del fatto che sono vellutati o dotati di colori particolarmente attraenti, ma non posso non rimanere incantata quando li guardo.
Devo essermi proprio pietrificata a fissarli, perché Fabio mi ha invitata a raccoglierne uno e a farlo analizzare dai suoi colleghi dell’Azienda Sanitaria Locale: quasi per scherzo abbiamo scoperto che quel fungo era tanto bello quanto letale.
Si trattava di una specie che cresce spontaneamente nei prati chiamata Lepiota helveola e che causa la sindrome parafalloidea! Un fungo altamente tossico ma tanto elegante che mi sono venute in mente le lunghe camminate fatte in Valchiavenna, dove nel sottobosco i funghi sono innumerevoli e facili da trovare. E quando si usciva a fare una passeggiata lo si faceva con un fagottino pieno di biscotti al burro, i biscotti di Prosto, dal profumo talmente intenso da farti dimenticare per un istante l’odore del muschio e del morbido tappeto di foglie cadute e impregnate di pioggia sotto ai tuoi piedi. Quindi vi lascio la ricetta di questi biscotti speciali per i vostri pomeriggi d’autunno e se prima di gustarli proverete a chiudere gli occhi per un attimo, vi sembrerà di essere proprio lì, nella valle che non smette mai di stupire.
- Farina - 500 gr
- Burro - 300 gr
- Zucchero di canna integrale - 220 gr
- Per prima cosa lavorate il burro con lo zucchero: è importante che il burro sia freddo di frigorifero e che non si riscaldi troppo durante la lavorazione
- Procedete incorporando la farina setacciata all'impasto
- Dividete l'impasto in due parti e, con ciascuna di esse, ricavate un cilindro di 4 cm di diametro
- Fate riposare i cilindri in frigorifero per un'ora
- Partendo dai cilindri freddi di frigorifero, realizzate delle fette di 1 cm di spessore e adagiate le sagome ottenute su di un foglio di carta da forno
- Infornate a 200°C per 15 minuti
- Estraete i dolci dal forno e fateli raffreddare
- Infornate nuovamente il tutto e lasciate dorare per qualche minuto a 220°C
francesca dice
mmhmmhmhmm…che voglia… potrei immergerli in una cioccolata calda con panna…appena mi riparano il forno provo ! :-) buon ponte rosa!
Rosa dice
Ciao Francesca,
Sei riuscita a prepararli? Avere il forno rotto è piuttosto triste… :(
Fammi sapere come vengono appena provi a farli! ;)
A presto,
Rosa.
Sabrina dice
Sembrano davvero buonissimi :)
Quanti ne rimangono circa con queste dosi?
Rosa dice
Ciao Sabrina,
se non ricordo male con queste dosi mi sono usciti circa 30 biscotti. Pochi o tanti che fossero ricordo bene che sono finiti subito!
Sara dice
Nella valle che frequento dal 2009, che adoro e appena abbiamo un week libero lasciamo Milano per Chiavenna ( il mio compagno ha la casa )… noi a Prosto c arriviamo passeggiando, assaporando i profumi della natura e guardando i colori delle foglie che cambiano costeggiando il fiume con la media di 15 km al gg di passeggiata…c eravamo lo scorso week come sono già cambiati i colori da agosto….grazie per la ricetta, non avevo mai pensato di farli, li mangiamo con parsimonia perchè si ingrassa solo a nominarli.
Stefania Balgera dice
Segnalo che in Valchiavenna non mi risultano coltivazioni di canna da zucchero, pertanto mi chiedo come si faccia a dare una ricetta di un prodotto tipico locale con ingredienti sud americani?
Bah cose da internet!
Rosa dice
Cara Stefania, nella nostra meravigliosa Italia abbiamo tantissime ricette tradizionali realizzate con ingredienti che provengono da altri Paesi. Basti guardare il caffè napoletano o il cioccolato modicano, che non sono originari né di Napoli né di Modica. Io ti garantisco che sono stata a Prosto, dove ho comprato i biscotti tradizionali contenenti lo zucchero di canna. Li ho riprodotti e il risultato è quello che vedi. Il sapore ricco che hanno gli viene conferito esclusivamente dallo zucchero di canna integrale, presente sul nostro territorio da centinaia di anni.
marco dice
Ciao Stefania, se è per questo in Italia abbiamo importato pomodori, cacao e caffé (solo per fare un esempio) e poi li abbiamo “fatti” nostri ingredienti (e.g. Pizza). In ogni caso: la ricetta è più che centenaria e volendo si può utilizzare anche lo zucchero da barbabietola.