Una gita molto speciale e i miei fiori di zucca fritti
Ieri io e Marco abbiamo staccato la spina da tutto e da tutti e ci siamo rifugiati sotto il Monte Rosa (ogni riferimento è puramente casuale). La nostra gita fuori porta è nata dall’idea di partecipare al Musicastelle in Blue 2013 per ascoltare le stupefacenti performance del Branford Marsalis Quarter. Il Musicastelle in Blue è una rassegna Jazz organizzata dal noto locale Blue Note di Milano in collaborazione con la Regione Valle d’Aosta e si tiene, come di consueto, all’interno del forte di Bard: non immaginavo quanto potesse essere affascinante il borgo medievale né quanto lo fosse il forte e ne sono rimasta stupefatta. Il quartetto ha dato il meglio di sé lasciando a bocca aperta tutti i presenti: se dovesse capitarvi l’occasione di partecipare a uno degli eventi del Musicastelle fatelo senza indugio perchè ne vale veramente la pena. L’atmosfera che quel posto riesce a creare è ineguagliabile.
Qualche tempo fa, decidemmo di acquistare i biglietti per la serata e organizzammo il pernottamento in un bed & breakfast nelle vicinanze del forte. In realtà non proprio in un bed & breakfast, ma in un’azienda agricola a conduzione familiare situata a Donnas. Poco dopo la partenza ci rendemmo conto di quanto non avessimo minimamente idea di dove saremmo capitati. Avevamo organizzato tutto di fretta senza preoccuparci dei dettagli.
Giunti a destinazione siamo stati accolti da Ezio e Chiara, che gestiscono l’attività nella casa natale di Ezio. Lui è un affabile viticoltore di montagna con una voce praticamente identica a quella di Francesco Guccini. E’ un vero piacere stare ad ascoltare i suoi consigli. Lei è una persona talmente cordiale che ti bastano dieci minuti per avere l’impressione di conoscerla da sempre. Insomma, siamo entrati nella vita quotidiana di queste brave persone, ci siamo ritrovati a gustare i sapori del posto e a coccolare alcuni dei loro simpatici animali. Il cortile ospita generose piante da frutto tra le quali peri e fichi, che ci hanno omaggiato di prodotti preziosi e coltivati senza alcun utilizzo di antiparassitari.
Una volta entrati nell’allegra proprietà ci siamo imbattuti in tre festosi guardiani: cani dai nomi bizzarri che non farebbero del male a una mosca. Poco dopo abbiamo scoperto che con loro vive una gallina, Guendalina, scacciata dal pollaio e che probabilmente pensa di essere un cane. Tant’è che la sua ciotola giace accanto a quella dei fidi segugi. Chissà se mai comincerà a comportarsi come una vera gallina, intanto da qualche giorno ha cominciato a fare le uova. Oltre alle galline Chiara ed Ezio allevano anche le anatre: le uova che ho usato per questa ricetta provengono proprio dalle galline del loro pollaio. Poi siamo entrati nella stalla delle capre e mi sono innamorata di un capretto di nome Astro che non ho potuto fare a meno di prendere in braccio.
Chiara ci ha raccontato di come una delle sue piante da orto sia cresciuta spontaneamente da un’operazione di compostaggio. Si tratta di una zucca della quale ho potuto raccogliere i vivaci fiori gialli per prepararne un delizioso antipasto di cui vi dono la ricetta. Prendetelo come un pezzetto di queste memorabili giornate, quasi come se fosse un souvenir. Stamattina, quando è arrivato il momento di partire per tornare a casa, li abbiamo lasciati a malincuore, con la promessa che saremmo tornati a trovarli presto. Colgo l’occasione per salutarli e ringraziarli dell’ospitalità.
- Fiori di zucca - 12
- Uova - 2
- Farina - 100 gr
- Olio extra vergine di oliva - quanto basta
- Sale - a piacere
- Pepe - a piacere
- Per cominciare lavate delicatamente i fiori e privateli del pistillo centrale. Praticate un taglio lungo per aprire ciascun fiore
- Proseguite passandoli nella farina e successivamente nell'uovo sbattuto
- Friggeteli in abbondante olio extravergine di oliva
- Salateli, pepateli e serviteli
ale dice
Questo è un classico della tradizione culinaria della mia famiglia: assolutamente squisito:-)