Le pardole (pardulas) sono un dolce tipico sardo che nasce dalla tradizione pasquale, ma che attualmente viene preparato e gustato tutto l’anno.
Io ho deciso di realizzarle per il pranzo tipico sardo delle Golosiadi e ho constatato di aver fatto un’ottima scelta!
Il risultato della lavorazione di ingredienti semplici, come farina di semola e ricotta, è un particolare dessert da servire dopo pasto o per accompagnare bevande calde, quali tè o caffè. Considerate, però, che la ricotta da utilizzarsi per questa preparazione deve essere rigorosamente di pecora: facendo una passeggiata in città sono riuscita a trovarla, di ottima qualità, ad una bancarella del mercato comunale. Una volta preparate, potete conservarle fino ad una settimana, purché in luogo fresco e asciutto.
Questo dolce viene servito anche con un sottile strato di glassa e ravvivato con granelli colorati. Vi consiglio, come sempre, di evitare i coloranti chimici.
Per quanto riguarda arance e limoni ho avuto la fortuna di utilizzare la scorza di agrumi provenienti dal giardino della casa che possiedono i miei genitori, in Sardegna. Ovviamente vi consiglio di consumare solo frutta che non sia stata trattata chimicamente con prodotti fitosanitari.
- Farina di semola di grano duro - 250 gr
- Farina 00 - 150 gr
- Strutto - 45 gr
- Sale - Un pizzico
- Ricotta di pecora - 500 gr
- Zucchero di canna - 150 gr
- Uova - 3
- Scorza d'arancia - 20 gr
- Scorza di limone - 20 gr
- Zafferano - Un pizzico
- Per prima cosa amalgamate gli ingredienti per l'impasto: per facilitare questa operazione, aggiungete di tanto in tanto dell'acqua tiepida, senza esagerare perché l'impasto deve essere piuttosto duro. Lavorate il tutto fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo
- Fate riposare l'impasto coperto con un canovaccio umido, per un quarto d'ora circa
- Continuate ora con la preparazione del ripieno, quindi mescolate generosamente gli ingredienti fino a quando non avrete ottenuto un impasto compatto
- A questo punto iniziate a tirare la pasta: potete utilizzare la macchina apposita oppure il matterello, l'importante è che la sfoglia sia spessa due millimetri circa
- Con un bicchiere o un coppapasta, tagliate dei cerchi di otto centimetri circa di diametro
- Procedete ponendo un cucchiaio di ripieno al centro di ogni cerchio di pasta
- Ora viene la lavorazione della pardula, caratterizzata dalle punte di pasta che le conferiscono la tipica forma di stella: sollevate i bordi del cerchio di pasta (facendo attenzione a non sporcarli con il ripieno) e pizzicateli simmetricamente in sei punti. Nel caso in cui l'impasto facesse fatica ad attaccarsi, pennellatelo con dell'acqua
- Infornate le vostre pardole a 170°C per 35 minuti
Mario dice
Se li fai spedisci li!
Rosa dice
Ciao Mario,
quando li faccio non arrivano neanche alla porta della cucina… ;)
A presto,
Rosa.