Il mosto d’uva è il risultato dell’operazione di pigiatura dell’uva nera o bianca, con o senza raspi: il prezioso ingrediente indispensabile per la preparazione del mosto cotto.
Questo periodo dell’anno, dedicato alla vendemmia, è ideale per realizzare uno sciroppo speciale che vi accompagnerà in ogni stagione. Infatti, una volta prodotto, si conserva perfettamente per lunghi periodi; tutto ciò grazie alla notevole quantità di zuccheri, analogamente a miele e marmellate.
Ovviamente è possibile realizzare il mosto in autonomia direttamente dall’uva, pigiandola prima e filtrandola poi, così da ottenere la materia prima. Nel mio caso ho avuto la possibilità di acquistare del mosto già filtrato e appena pigiato, pronto allo scopo.
Sebbene in genere si trovino indicazioni che suggeriscono un rapporto di 3:1 per la preparazione del mosto cotto, la ricetta che vi propongo rimane molto più “rustica” con un rapporto di ben 5:1, ovvero 5 litri di mosto per ottenere 1 litro di mosto cotto. Un tale rapporto vi porterà a produrre un mosto cotto molto più denso ed amarognolo e, in favore di alcuni palati, decisamente più soddisfacente.
E’ importante che il mosto non sia stato fatto fermentare; l’ideale è farlo bollire subito dopo la pigiatura.
- Mosto d'uva - 5 lt
- Versare il mosto in una pentola abbastanza capiente in modo da riempirla poco più della metà. Questo vi permetterà di evitare fuoriuscite indesiderate dal vostro recipiente durante la bollitura.
- Far bollire a lungo e lentamente fino a che il volume non raggiunge circa 1 litro.
- Spegnere la fiamma e far raffreddare all'interno della pentola il composto ottenuto.
- Una volta raggiunta la temperatura ambiente, versare il mosto cotto in una bottiglia per la conservazione.
Laura dice
stessa procedura di casa mia: sto cominciando a farlo!
Rosa dice
Chissà che profumo…<3